venerdì 22 dicembre 2017

La strada giusta

A volte qualcuno mi chiede: Come faccio a sapere se la mia decisione è quella giusta, se sono sulla strada giusta?

Uno degli effetti collaterali dell'allineamento con la propria Missione di vita, e con la propria Anima, è la manifestazione nella realtà di segnali chiari sul percorso che stiamo percorrendo. 
Decidi una cosa dal tuo Sé, ti senti allineata tra ideazione e messa in pratica, hai la motivazione giusta... ed ecco che cominci a incappare nelle persone giuste al momento giusto.

Ecco il Monviso - Foto dell'autrice
Ti chiamano come relatore a un convegno e proprio lì, tra gli altri relatori, ecco quello che ti può aiutare a realizzare in modo tecnico la tua idea, poi esci dal teatro e prendi un passaggio da uno degli spettatori e scopri che lui ha le conoscenze di marketing nel settore che fa proprio al caso tuo... 
Ogni giorno o quasi spuntano fuori nuove conoscenze allineate con il tuo intento, anche se tu non hai mai chiesto questo tipo di networking. 

A volte può essere una frase, magari letta su un poster in metropolitana, o su Facebook o Instagram, o detta di sfuggita da un passante.

Sono segni inequivocabili e ignorarli sarebbe sciocco. 
L'Universo risponde sempre, ma sta a noi riconoscere i segnali giusti. Anche nel caso contrario, ovviamente, cioè quando la Vita risponde: NO, non fa per te.
Se hai un intento e la vita risponde SI, allora sei sulla strada giusta. 
La tua. 


sabato 16 dicembre 2017

La meditazione ti spoglia

Uno degli effetti collaterali della meditazione, quando diviene una pratica quotidiana costante - due volte al giorno almeno - è che ti spogli del superfluo.

Non solo hai meno bisogno di comprare e circondarti di cose materiali, ma di colpo hai meno voglia di parole, sia di pronunciarle che di sentirle, non hai più necessità di fare lunghe conversazioni con gli amici, nemmeno al telefono. Non hai più la pulsione ad accendere radio, tv, internet. 
Tutte quelle parole, quel surplus di immagini, opinioni, video, parole scritte nei post cominciano a non interessarti più di tanto, non ricerchi il contatto costante col telefono.

Meditation time - Foto dell'autrice 
Ti viene voglia di comunicare solo l'essenziale, di colpo ti rendi conto che non hai nemmeno più interesse a condividere post sciocchi tra le amiche su Whatsapp, superfluo anche quello.

La pratica della meditazione ti ripulisce la mente e le emozioni dal brusio di fondo - che a molti dà dipendenza. Basti pensare a quanta gente non può fare a meno di avere la tv accesa anche se fa altro o riceve ospiti. Se glielo fai notare ti rispondono che tiene loro compagnia. Questo significa solo una cosa: hanno paura del silenzio. 
Perché nel silenzio c'è la nostra essenza. Non tutti sono pronti per incontrarla.

Con la pratica meditativa costante, non importa per quante ore al giorno, le cose superflue ti scivolano addosso. 

sabato 28 ottobre 2017

Generazione Anni di Piombo

Anni fa, intorno ai primi 2000, guardandomi intorno, facendo il punto della situazione riguardo alla mia leva, ho avuto la sgradevole sensazione che la nostra, la generazione nata negli anni '70, fosse una generazione di falliti. Mi sono anche chiesta cosa ci fosse di sbagliato in noi, quali errori avessero commesso i nostri genitori per aver sfornato un branco di degenerati che a trent'anni ancora non avevano realizzato i Sogni di gioventù, e che sovente vivevano ancora a casa di mammà. 

Ma invece, una decina di anni dopo, ecco che ho dovuto ricredermi - con mio grande sollievo! 
Ci sono anime che non si attivano subito, o comunque anche quando hanno un obiettivo chiaro fin da giovanissimi non sempre riescono nel loro intento in poco tempo. Restano nell'ombra per molto tempo, fino a quando i tempi dentro e fuori di loro sono maturi per uscire allo scoperto e dedicarsi al Servizio. 

Negli ultimi anni ho potuto constatare come tanti miei coetanei si siano messi con successo al Servizio diventando punti di riferimento nell'ambito olistico. 
My generation - Foto dell'autrice 
Daniel Lumera, Erica F. Poli, Salvatore BrizziMarcello Mondello, il compianto Roberto Senesi - per citarne solo alcuni - sono tutti  nati nei cosiddetti Anni di Piombo, ed è bello vederci anche un destino alchemico: siamo venuti al mondo negli anni rappresentati dal Piombo per diventare Oro. 
Un Oro alchemico che risplende nella notte della Coscienza collettiva. 

Ogni generazione ha un destino collettivo perché la Missione comune è collettiva. E' stato così per i poeti maledetti nella Parigi dell'800, per gli scrittori della Beat Generation in America a metà '900, per i cantanti rock degli anni '60-'70 nei Paesi anglosassoni, per gli stilnovisti nella Firenze del '200, e ora in Italia ci sono anime al Servizio che hanno scelto di nascere una quarantina di anni fa per ritrovarsi oggi, negli anni '10 del nuovo secolo, per portare la Consapevolezza nella massa critica, e soltanto in un'epoca di social network questa cosa è possibile. Vent'anni fa sarebbe stato più difficile, un processo molto più lento.

Questo ci dà anche la misura per comprendere che nulla è per caso. Invece di guardare al lato oscuro dei social, guardiamo a come stanno cambiando le dinamiche di interazione al Servizio della divulgazione spirituale. 
Una massa sempre più critica di persone si sta connettendo ad altre per aiutare questo processo di evoluzione coscienziale collettivo.
Non si può che provare immensa gratitudine per essere oggi partecipi di questo miracolo.

lunedì 23 ottobre 2017

Quando tutto pare andare a rotoli

Di solito, quando siamo da lungo tempo in un percorso di Risveglio, di Consapevolezza, ci illudiamo che il peggio sia ormai passato, grazie alle tecniche acquisite, o alla sola consapevolezza espansa.
Quindi siamo convinti che sicuramente la strada sarà in discesa, perché ormai sappiamo bene che... ecc, ecc.

Ma quando chiediamo a lungo di svegliarci, il Risveglio prima o poi arriva, ma mai in modo dolce e rassicurante!
La Vita risponde alle nostre richieste, specie se vengono dal profondo del cuore, ma ti mette anche davanti ai tuoi limiti, alle tue illusioni, ai tuoi ultimi demoni, quelli che si nascondono più in profondità e magari nemmeno sapevi di avere.
Oppure credevi che gli ultimi rimasugli di problemi che volevi risolvere, per il solo fatto di esserne consapevole, prima o poi sarebbero svaniti nel nulla, visto che è tanto che ci lavori su...

E invece, ecco che ti arriva la mazzata, quella che ti fa cadere a faccia in giù nel fango, e ti rovina pure i vestiti cui tenevi di più... 
Allora in quei momenti, se non siamo lucidi, se ricaschiamo nella lamentela e nel vittimismo, vedremo solo la sfiga, ci chiederemo perché, nonostante tutto il lavoro di consapevolezza su di noi, siamo ancora caduti, per l'ennesima volta - anzi, magari questa volta è più dura delle altre, e rialzarci ci costerà una fatica che ci apre immane, quasi impossibile. 
Villa Moglia - Foto dell'autrice
Se viviamo ancora nell'illusione della separazione ci identificheremo nel solito sfigato che non riesce a combinarne una giusta, facendo degli inutili e deleteri paragoni con chi secondo noi è più sveglio, più realizzato, più arrivato di noi. 

In realtà, quando stiamo vivendo quella sensazione di star sprofondando sempre più in basso, restando consapevoli possiamo comprendere che la Vita ci sta facendo un grandissimo favore. Ci sta mettendo alle strette per spazzare via e in modo definitivo gli ultimi rimasugli di blocchi che ci condizionano e non ci permettono ancora di svegliarci davvero. Traumatico ma efficace. 
La sfida non è mai più potente dello sfidato, credetemi. E' lì per ricordagli che è davvero e aiutarlo a tirare fuori le sue risorse. Mentre prima tentennava, dormicchiava, ora è pronto per aprire davvero gli occhi e il cuore.
Ma deve innanzitutto fidarsi. 



venerdì 20 ottobre 2017

Uno stile di vita monastico

Quando si parla di stile di vita monastico si pensa subito all'austerità, ai sacrifici, alla preghiera continua, ma questa è solo una visione stereotipata.
Intanto, non è qualcosa che ci si può davvero imporre per questioni ideologiche, sarebbe una forzatura. E' che un bel giorno accade che ti rendi conto di vivere una vita quasi monastica senza averla scelta a tavolino.

Per chi è al Servizio del Risveglio, spesso lo stato di coscienza lo porta a non sentire più il bisogno impellente, ad esempio, di uscire tutti i sabato sera con gli amici a fare baldoria, ma senza che questo sia un giudizi negativo nei loro confronti. Semplicemente, ci si dimentica che è sabato, perché magari si è immersi nello studio o nella lettura di qualcosa che ci nutre profondamente, o magari stiamo lavorando a progetti, e distaccarcene per far baldoria sembra uno spreco di tempo. 


Serratura - Foto dell'autrice 
Anche riguardo alle relazioni può accadere che vivendo da single non solo ne apprezziamo i benefici - il silenzio, l'essere indipendenti, i propri spazi vissuti in libertà - ma ci rendiamo conto che non avrebbe più senso allacciare relazioni superficiali volte al sesso fine a se stesso, in quanto questa cosa non ci nutre, ci scarica soltanto. Non è un giudizio nei confronti del sesso occasionale, solo, cambiando stato di coscienza, non sentiamo più il bisogno di uno sfogo meccanico. 
E' ovvio che qualora arrivasse un partner ideale il sesso avrebbe una sfumatura completamente diversa, e decisamente appagante. 

Quindi, molte persone vivono uno uno stato di monachesimo laico senza aver fatto alcun voto né di castità né di frugalità. Ma si finisce per vivere così perché in linea con il nostro stato di coscienza. Anche il cibo non è più un riempitivo, né un'attrattiva di gola, ma qualcosa di sacro, e in questa sacralità ha meno spazio il cibo spazzatura, perché naturalmente sentiamo che non ci nutrirebbe a dovere. Rinunciare alle schifezze non è un sacrificio, non ne siamo più attratti. 

Ovviamente anche quando si tratta di osservare pratiche meditative o volte al Risveglio, e la disciplina della sveglia mattutina di buon'ora, diventa tutto una conseguenza naturale, senza sforzo, ci parrebbe strano il contrario. 

Questo stile di vita porta molto più facilmente alla centratura perché non lasciamo che l'esterno ci influenzi con le aspettative sociali degli altri, ad esempio. Non ci lasciamo sballottare dalla vita frenetica volta al consumo veloce. 
Ma è qualcosa, come ho scritto all'inizio, che nasce in modo spontaneo, un fluire in quello stile di vita come naturale conseguenza di ciò che siamo. 


lunedì 16 ottobre 2017

Oltre i palpiti del cuore

Quando si è innamorati, pieni di desideri, aspettative, fantasie romantiche o erotiche, la cosa migliore che possa capitare è che tutto ciò che vorremmo accadesse non succeda. 
La nostra parte bambina vorrebbe ogni capriccio soddisfatto per il solo fatto di desiderarlo, e i bambini, si sa, non sono bravi ad attendere che le cose accadano naturalmente. 

Ma se ciò a cui aspiri, oltre l'innamoramento momentaneo, è l'amore, un sentimento vero e profondo, allora che i tuoi desideri portati dalle pulsioni delle proiezioni tipiche dell'innamoramento non vengano soddisfatti.  Proverai frustrazione, delusione, amarezza, a volte senso di vuoto e percezione di solitudine. Tutte cose illusorie. Ma necessarie per essere trascese. 
Giardino interiore - Foto dell'autrice 

Soltanto quando l'innamoramento finisce puoi comprendere davvero se l'oggetto del tuo desiderio è vero amore o no. Se non ti interessa più non lo era. Punto.

Se invece permane un senso di pace di cuore verso questa creatura, una completa accettazione della sua libertà, al di là dell'aspettativa di poter un giorno camminare assieme come coppia, ecco che allora abbiamo superato la prova. E' amore.

In un post precedente avevo scritto che l'innamoramento non va demonizzato perché è comunque un modo per aprirsi all'altro e ad avvicinarsi. Ma anche sappiamo quanto sia effimero. Sappiamo che non nutre il cuore, nutre solo le illusioni e va trattato con le pinze.

Allora è davvero una benedizione quando le tue aspettative vengono frustrate, perché lì c'è il seme della pace, dell'interezza. Rinsavisci, torni a te stesso purificato. 
E' una finestra sul tuo cuore, puoi vedere a che punto sei nella tua capacità di amare in modo incondizionato.

venerdì 13 ottobre 2017

Ricapitolando

I Maestri di Saggezza da millenni dicono che quando chiedi ardentemente di svegliarti, il modo in cui questo Risveglio avverrà nella tua vita potrebbe non essere ciò che ti aspettavi, ed essere traumatico e doloroso. Ma nulla viene per nuocere, ovviamente. 
Dobbiamo essere pronti a svegliarci nelle condizioni che si creano. 

A volte, dopo un periodo in decollo, quando tutto pareva funzionare alla grande, quando c'erano segnali positivi di rinascita e nuovi accadimenti miracolosi, ecco che inciampiamo. Di colpo tutto pare andare a rotoli velocemente e ci troviamo stesi a terra. 
La prima cosa che ci chiediamo è come sia potuto succedere. Perché proprio in quel momento?

Chitarra scordata - Foto dell'autrice 
A volte può essere che quel momento positivo vissuto poco prima fosse stato carico di esaltazione - quindi di un'emozione negativa perché proveniente dall'ego, cui deve necessariamente seguire un Down (è una Legge) - oppure quel periodo rosa era una chiara indicazione di dove andare, di quale percorso seguire ma, avendo ancora qualche blocco in proposito, ecco che l'infinita saggezza universale ha creato le condizioni per farci capire che c'era ancora qualcosa fuori posto, qualche meccanismo inceppante. 

Allora la caduta è una vera benedizione, un Aiuto all'ottava alta. Perché solo cadendo possiamo trovare in noi le forze necessarie per risalire. Solo con la faccia nella polvere possiamo vedere le cose da un'altra prospettiva, più matura, più obiettiva e lucida. 

Ricapitolare è un Dono iniziatico ed evolutivo preziosissimo. 
Invece di imprecare, dovremmo ringraziare. Perché vuol dire che siamo pronti per fare un salto di ottava.

martedì 12 settembre 2017

5 canzoni meditative

Vi siete mai chiesti se esistono canzoni in linea con lo spirito meditativo? 
Psychedelic Rock Meditation - Foto dell'autrice
Cos'è lo spirito meditativo? E' quello stato di coscienza che porta al desiderio di stare nel silenzio interiore, abitare dentro sé stessi, nella quiete, nell'ascolto, nell'abbandono, senza aspettative né obiettivi. Un semplice stare, sostare nel qui e ora abbandonandosi a ciò che si è, ovvero infiniti. Pura coscienza. 

Nella mia ricerca che mi ha portato a scrivere il libro Manuale rock per guerrieri danzanti (Le Due Torri editore) ho incontrato molte canzoni che in qualche modo incarnano stati di coscienza superiori. Tra queste oggi voglio consigliarne 5 sullo stato meditativo.

Invito i miei lettori a suggerirne altre che secondo loro incarnano questo stato di coscienza. 

  1. Corner of the Earth - Jamiroquai
  2. All is One - Eric Burdon & The Animals
  3. Qualcosa che non c'è - Elisa
  4. Across the Universe - The Beatles
  5. My Sweet Lord - George Harrison


martedì 1 agosto 2017

10 canzoni consapevoli per l'estate

L'estate porta note di canzoni sulle ali del vento, sulle spiagge le  radio dei baretti accompagnano i bagnanti tutto il giorno, in viaggio si sente musica con le cuffie, si canta in coro in auto o in pullman - se si crea lo spirito giusto in compagnia...

La musica è l'energia più immediata, quella che arriva subito dritta al cuore, quella che ti resta in mente per giorni, che canticchi sotto la doccia o cucinando. In auto, al supermercato, nei film, in tv, su internet la musica è onnipresente.

Allora, chiediamoci se i messaggi che le canzoni popolari contengono sono edificanti. 
Non lo sono, in genere. Siamo cresciuti sentendo canzoni in cui pare normale struggersi per il partner in fuga o fedifrago. L'amore è visto come sofferenza romantica, essere amati da qualcuno è dare senso alla propria esistenza, e se si viene lasciati il senso decade.
Manuale rock in vacanza - Foto dell'autrice

Chi scrive queste canzoni ha una grande responsabilità, come ho scritto nel mio libro Manuale rock per guerrieri danzanti (LeDueTorri ed.). 
Per fortuna c'è qualche cantante/gruppo musicale che ha ricevuto ispirazione a scrivere canzoni con testi più consapevoli, e non solo d'amore. Canzoni che parlano dello stato meditativo, della gratitudine, di momenti estatici, del silenzio interiore, ad esempio. 

Anche in Italia stanno nascendo sempre più cantautori - anche rock - che hanno intrapreso un percorso di Risveglio e hanno pensato di inserire messaggi di questo tipo nei loro testi. Sono al Servizio attraverso la musica, come Serena N. Baratti, Roberto Gerardi, Ale De Rosa. 

Tra gli autori/gruppi più famosi ne ho selezionate 10:


  1. Corner of the Earth, Jamiroquai - parla dello stato meditativo
  2. Thank U, Alanis Morissette - sulla Gratitudine
  3. Nel covo dei pirati, Edoardo Bennato - sul potere femminile e la Legge dello Specchio
  4. Il mio canto libero, Lucio Battisti - sull'esperienza estatica
  5. Redemption song, Bob Marley - sulla liberazione dalla schiavitù mentale
  6. Enjoy the Silence, Depeche Mode - sul silenzio interiore
  7. Beginning to see the light, The Velvet Underground - sull'uscita da un momento difficile
  8. Beautiful day, U2 - sul vedere la Bellezza della vita
  9. Freebird, Lynyrd Skynyrd - sulla libertà dai vincoli
  10. Nothing's real but love, Rebecca Ferguson - sulla consapevolezza che l'Amore è l'unica vera Realtà

giovedì 22 giugno 2017

L'autodisciplina mattutina

Da un po' di tempo ho deciso di alzarmi tutte le mattine alle 6.15 - sabato e domeniche comprese, non importa a che ora vado a letto - per mettere in pratica un'autodisciplina. Per stare con me stessa, nel silenzio interiore, nel respiro. Non una semplice pratica di meditazione, ma stare - sostare - in uno stato di coscienza più elevato. A tu per tu con il Sé.

Alle anime ribelli come me non è mai piaciuto sentirsi imporre le cose, non avrei mai accettato che qualcuno mi obbligasse a fare questa scelta. Infatti, per anni l'autodisciplina per me è stata molto difficile, specie l'alzarsi al mattino presto.

Ma nel percorso di Risveglio della Coscienza, specie nella Via del Guerriero di Pace, essere disciplinati è fondamentale per assoggettare i corpi che fanno i capricci e diventare noi, Anima, il condottiero. 
Vivere l'intento in modo integro, qualsiasi cosa i nostri corpi vogliano fare, ci porta a concentrare la nostra energia come un laser, a usare il Fuoco in modo consapevole e attivo.

Sostare nell'Essere - Autoritratto dell'autrice
Non è importante che ci siano subito risultati. Non ha senso preoccuparsi se un giorno i pensieri continuano ad abitare la nostra mente facendo rumore, né scoraggiassi se a volte non riusciamo ad entrare in uno stato di coscienza superiore, tipo un profondo senso di beatitudine. Non è nell'inseguire i risultati il senso di questo stile di vita - perché di questo si tratta. Farlo per farlo, invece, porta la mente al presente perché non c'è aspettativa né l'illusione di un'illuminazione futura.

L'intento è il pilastro dell'autodisciplina, non una forma di rigidità. Significa portare un Fuoco direzionato, nella tua vita, che ti permette di centrarti moltissimo. 
Chi ha autodisciplina ha maggiori capacità di resilienza, e minore tendenza allo scoraggiarsi facilmente. Non permette ai corpi di riprendere il potere sulle emozioni e sulle decisioni. 

E lasciando andare l'aspettativa o la paura di non raggiungere stati di coscienza elevati, paradossalmente, a un tratto essi accadono. Senza sforzo. Magari per poco, ma accadono. 

I benefici arrivano come effetto collaterale. Uno dei più banali, comunque, è quello di poter godere della mattina presto e avere l'intera giornata davanti, puoi fare più cose a ritmo più lento. Puoi godere del silenzio in strada quando tutti dormono. Perdi la frenesia del fare tutto di corsa perché senti di avere poco tempo. 
Smette di esistere quel conflitto interno tra la parte che vorrebbe avere più tempo e quella che vorrebbe passare più ore a letto, finendo per farti sentire quel certo senso di colpa. 

L'autodisciplina, per essere efficace, deve essere davvero sentita da noi stessi come necessaria, come passo evolutivo successivo. A un tratto diventa l'unica strada che abbia un senso percorrere. Per questo quando suona la sveglia ogni mattina non ti viene nemmeno in mente di dire: Cheppalle!!! Ma sei grato del giorno che nasce, perché anche tu, in fondo, stai rinascendo.
E la pratica meditativa diventa, in fondo, un ringraziamento per esserci



venerdì 9 giugno 2017

Sull'innamoramento

I  Maestri da sempre ci mettono in guardia dal credere all'innamoramento essendo esso mera illusione, frutto di nostre proiezioni, per quanto belle. Esso è destinato a finire, per sua natura è impermanente.
Il rischio è sempre la sofferenza, l'attaccamento e la delusione. L'innamoramento non ci permetto di vedere l'altro per ciò che è davvero e accettarlo per quello che è.

Cuore di pezza - Foto dell'autrice
Tutto vero. Ma. Senza l'iniziale innamoramento non ci sarebbe la spinta ad avvicinarsi, a conoscere meglio l'altro, ad aprirsi e abbassare le difese, ad accettare la propria fragilità emotiva del momento, a vedere la Bellezza. Non ci sarebbe la spinta verso il desiderio di fusione che è comunque un'aspirazione umana.

Certo, la nostra aspirazione verso la fusione in realtà è verso l'Assoluto, ma come umani limitati ci accontentiamo di trovarne un pezzetto nel partner.

Quello che è importante è non limitarsi allo stato di innamoramento scambiandolo per Vero Amore! E' lì che ci freghiamo da soli!
Ci vuole consapevolezza.
Bisogna ricordarsi ogni volta che ci sentiamo innamorati che tutto ciò passerà, che è un'illusione funzionale al nostro cammino evolutivo e sta a noi guardarci dentro, vedere cosa rappresenta e poi andare oltre.

Ogni innamoramento non è brutto e cattivo ma è una benedizione perché ci parla sempre e solo di noi, del nostro potenziale inespresso, della nostra capacità intrinseca di amare. Solo che noi la riversiamo all'esterno, incapaci di amare per prima cosa noi stessi.

Quando l'innamoramento svanisce ecco che ci troviamo a un bivio. Possiamo comprendere se vale la pena continuare la relazione, se ci sono base solide per portarla avanti, oppure no. 
Lo si può fare dal proprio Centro senza scadere nell'accusa verso l'altro di averci delusi (cosa ridicola, essendo la nostra aspettativa illusoria, mera proiezione inconscia). 
Senza vittime né carnefici. Ecco allora che l'innamoramento smette di avere conseguenze devastanti.
Se ci sono basi solide per continuare, invece, ecco che si entra nell'Amore di coppia. A patto che restino la tenerezza, la complicità, il desiderio di stare fisicamente vicini senza interdipendenza. 

AVI - Foto dell'autrice 
Ho visto coppie amarsi ancora dopo trent'anni insieme, lo si vedeva dalla loro luce negli occhi, da come si guardavano, anche se magari non stavano seduti accanto uno all'altro. Lo si vedeva dal rispetto che si portavano a vicenda, senza gelosia né stupide recriminazioni.

Ho avuto la fortuna di avere due genitori che, sposati entrambi in seconde nozze, si sono amati e rispettati in modo esemplare. Mio padre ha parlato con gli occhi e la voce carichi di amore per mia madre fino all'ultimo giorno della sua vita.
Sarò sempre grata alla Vita per questo meraviglioso esempio, oltre l'innamoramento, dentro l'Amore vero.



mercoledì 24 maggio 2017

I miei nuovi 20 anni

Da ragazza ero molto timida e timorosa, bloccata dalle mie paure e da mille dubbi e non mi lasciavo mai andare né riuscivo a essere allegra e spensierata. 
Tutti i luoghi e le persone sconosciute non erano uno stimolo per me a mettermi in gioco e ad esplorare cose nuove, non potevo nemmeno concepire di intraprendere un viaggio con gente mai vista prima né buttarmi con entusiasmo in un progetto o in un'avventura.

Mi ci sono voluti altri vent'anni per lasciarmi andare con entusiasmo e a lanciarmi in cose nuove, incontrando persone nuove e con fiducia.
Di recente sto vivendo una nuova giovinezza grazie a incontri, eventi e impegni personali. Ho imparato, anche a causa della necessità, a essere flessibile, a superare di petto timori infondati.

Rimini Porto - Foto dell'autrice
In poche settimane ho viaggiato con Bla Bla Car superando le mie reticenze e divertendomi parecchio, sono stata in un ostello da sola perché non avevo trovato camere d'albergo disponibili e due settimane più tardi ero in un quattro stelle. 
Ho imparato così ad essere adattabile e flessibile, e talmente focalizzata sulla decisione di partecipare ad eventi nonostante alcune difficoltà organizzative che, affidandomi con la fede incrollabile di una bambina, ogni cosa è andata a posto da sola, regalandomi esperienze stupende.

Ho imparato a organizzarmi i viaggi e gli eventi, quando prima mi perdevo in un bicchier d'acqua.
Ho imparato che quando una cosa la vuoi davvero non c'è nulla che ti possa fermare. Ho imparato che quando ti butti con entusiasmo vivi momenti bellissimi e la vita ti regala persone, eventi, opportunità, abbracci e amicizia che nemmeno immaginavi.

Questo entusiasmo ringiovanisce lo spirito, e io mi sento come se avessi di nuovo vent'anni, ma con una leggerezza del tutto nuova, che prima ero incapace di avere. Mi sono aperta alla vita. 

Buttatevi, vivete, fate cose nuove, affrontate paure, restate flessibili e la vita vi riserverà sorprese magnifiche!


venerdì 19 maggio 2017

Come un treno in galleria

Il giorno in cui un editore mi ha telefonato per dirmi che avrebbe pubblicato il mio libro (Manuale rock per guerrieri danzanti) e che gli piaceva al punto che non sarebbe stato necessario l'editing, mi sono stupita a non avere una reazione euforica.
Era un sogno che si realizzava dopo anni di tentativi andati a vuoto, eppure quel giorno ho sentito una centratura e un radicamento nel momento presente così forte che nulla è più stato come prima.

Ho cominciato come un bulldozer a organizzarmi le presentazioni, mentre anni fa non avrei saputo organizzare un compleanno per mia figlia, ricevendo solo sì entusiasti. 
Quando stavo per fare la presentazione ufficiale del libro, a un convegno in cui sarei stata relatrice tra altri miei colleghi scrittori, non avevo nessuna emozione negativa. 
Manuale rock - Foto Giulia Covello
Non paura, né agitazione, nemmeno la già citata euforia. Questa cosa stupiva anche me. E' vero che sono abituata a parlare in pubblico, ma essere relatrice a un convegno era per me la prima volta.

La mattina della mia presentazione mi sono svegliata alle 5.30 naturalmente, e mentre ero seduta sul letto dell'albergo a gambe incrociate, sono rimasta a lungo in ascolto. Nessuna emozione negativa, solo centratura, forza interiore, grinta, voglia di esprimere l'energia del libro. 
Mi sentivo come un treno che sta per passare in galleria. Lo fa e basta perché è ciò che deve fare.

Ho capito che questo libro esprime ciò che sono venuta a fare sul pianeta, per questo non c'erano emozioni della personalità. 
Quando senti che stai facendo quello che sei venuto a fare, non c'è spazio per i tentennamenti né per la paura.

C'è solo amore, Fuoco, entusiasmo.
E l'universo risponde. 
Mi sono giunte in pochi giorni varie proposte di collaborazione, cose che mai avrei pensato e altre che desideravo ma da canali inaspettati.

Questa mia testimonianza personale è per dire: Trovate ciò che vi muove dal profondo, ciò che sentite essere la vostra Missione nel mondo e fatelo! 
Non avete idea della Forza che scaturisce dal semplice gesto del donare al mondo il vostro talento con Amore!

giovedì 11 maggio 2017

La sindrome di Wonder Woman

Per molti anni, dopo un lungo periodo di passività che mi ha creato grandissime complicazioni, ho imparato ad essere più decisionista, indipendente ed attiva. Sono diventata artemidiana per compensare quella parte dipendente e insicura che manifestavo prima. 

Rielaborazione Wonder Woman (Foto Pekkle) 
Manifestare e usare questo tipo di energia nella vita quotidiana mi è servito moltissimo a imparare a cavarmela da sola, a fare da me, e farlo anche bene, senza sentirmi sola e abbandonata, anzi, godendo anche della mia capacità di gestire la mia vita senza aver bisogno di braccia maschie che mi aiutassero. 

Ho fatto due traslochi da sola, occupandomi del restauro di mobili, del montare bastoni per le tende e mettere tasselli vari nei muri, dipingere pareti, montare librerie, dare il bianco, ho imparato a ricordarmi di far controllare il motore auto ogni tanto, inoltre faccio la mamma single da sette anni. Ogni volta dico a me stessa con orgoglio che non ho bisogno di uomini che mi aiutino a gestire il tutto, so fare da me.

Eppure, durante l'ultimo trasloco che si è concluso la settimana scorsa, mentre davo il bianco alle pareti della cucina col rullo, convinta di poter farcela da sola nonostante la stanchezza, mi sono guardata intorno, ho osservato il soffitto - in cui c'erano toppe dei lavori di muratura appena conclusi, e i muri dell'ingresso - in cui c'erano residui di carta da parati vecchia di decenni, e di colpo mi sono resa conto che non potevo farcela da sola.

E' stata un po' una piccola sconfitta per il mio orgoglio artemidiano e guerriero, ma dall'altra parte ho gettato con piacere i remi in barca e ho ammesso con me stessa che era venuto il momento di lasciar fare a un uomo del mestiere. Dovevo rilassarmi e imparare a delegare. Dovevo re-imparare a fare la donna. Così ho chiamato un imbianchino e ho potuto dedicarmi alle altre mansioni, sempre stancanti ma un po' più femminili.

Ho capito quel giorno di avere la sindrome di Wonder Woman. E' una sindrome tipica delle donne che stanno bene da sole a livello sentimentale, che hanno grinta e spirito di indipendenza e sanno essere multitasking, facendo bene anche i lavori tradizionalmente maschili. 
Wonder Woman (foto Magazine ufficiale)
Ma l'effetto collaterale è il rischio di ammazzarsi di stanchezza, senso di responsabilità, carico di mansioni, e nel mio caso anche il dimagrimento. Qualche lettore penserà che sia una buona cosa, ma non lo è se pesi già 44 chili!

Ho capito allora che ci sono momenti nella vita in cui dobbiamo imparare a rilassarci, a lasciar fare ad altri, a delegare, e occuparci di poche cose alla volta, senza sensi di colpa né orgoglio ferito. 

La cosa più saggia è accogliere la parte femminile che rifiutiamo come se fosse un sintomo di debolezza, stare di più nel sentire la nostra energia per non disperderla nel fare a tutti i costi.

A volte l'eccessiva magrezza è sintomo di una certa rigidità interiore, di un atteggiamento mascolino un po' sfacciato e arrogante che usiamo come maschera, ma una maschera che alla lunga ci prosciuga. La maschera della combattente, dell'indipendente. 
Tutte caratteristiche positive se ben dosate, se equilibrate con la parte che sa sedersi e delegare. Con la parte che non ha paura di farsi aiutare da un uomo, che lo accoglie come aiuto senza sentirsi sminuita o debole.

Ho tirato un sospiro e ho delegato, accettando i miei limiti, e ho potuto dedicarmi alla promozione del mio libro, che stava uscendo proprio in quei giorni e aveva bisogno della mia energia, della mia totale dedizione. 

venerdì 5 maggio 2017

Manuale rock per guerrieri danzanti

Finalmente posso annunciare l'uscita del mio libro, giusto oggi! Lo presenterò domenica 14 maggio a Sasso Marconi (Bologna) con un intervento sulla Discesa agli Inferi come necessario passaggio evolutivo di vita. Il rock rappresenta il piombo che attende di essere trasmutato in Oro lucente. La rabbia è sempre grinta in potenziale. http://leduetorri.com/prodotto/manuale-rock-per-guerrieri-danzanti/ Per info sulla presentazione: arcobaleno@artlover.com

giovedì 13 aprile 2017

Strappare il Velo di Maya

Sappiamo di vivere dentro proiezioni, che tutto ciò che ci piace e non ci piace è comunque filtrato da ciò che noi stiamo proiettando all'esterno. Che sia innamoramento o odio, tutto parla di noi, ed è pura illusione.

Velo di Maya #1 - Autoritratto dell'autrice
Ma l'errore che si commette facilmente, quando ci si rende conto di una nostra proiezione - bella o brutta che ci appaia - è quello di volerne uscire, di chiedere a noi stessi di smettere di proiettare fuori di noi quell'illusione in cui siamo caduti.

La consapevolezza e la risoluzione non passano dall'accantonare le cose, solo dall'integrarle.
Stiamo vivendo l'illusione dell'innamoramento, ad esempio?
Bene, stiamoci dentro sentendola tutta. Godiamoci il film sapendo che è solo luce proiettata su uno schermo bianco, che non c'è nulla di vero, non c'è nulla di reale, ma può insegnarci molto di noi dal modo in cui ci facciamo coinvolgere.

E' tutta vita che accade. Stiamo pure nel sentire il frullo del cuore, stiamo pure nel desiderio di un bacio appassionato, ma senza attaccamento all'aspettativa che accada realmente, senza la pretesa di essere ricambiati dello stesso sentimento, seppur passeggero.

La Bellezza sta nel sentire che tutto ciò è manifestazione di noi. 

Se si sta male per un sentimento non ricambiato, basta starci dentro con coraggio, sentendolo tutto, percependo le viscere torcersi, fluendo nelle lacrime, lasciando che il nodo in gola faccia male, che lo struggimento ci laceri dentro. Se si sosta abbastanza a lungo in quel sentire, ecco il miracolo: è solo vita che accade, e pian piano porta via quel dolore proiettato all'esterno per essere guarito. 

Mai giudicarsi per un sentimento doloroso che si sta vivendo. Perché è una spia rossa di qualcosa che vuole essere riparato, ma lo si può fare solo accogliendo il segnale senza giudizio, amando quella parte ferita di noi che chiede amore. 
L'amore che guarisce il nostro dolore può soltanto venire da noi stessi, mai da fuori. Non c'è nessun là fuori!
Velo di Maya #2 - Autoritratto dell'autrice

Amate quell'illusione come parte di un Piano più grande per evolvere, senza illusione non c'è trasmutazione in consapevolezza. Senza piombo non abbiamo oro da trasmutare. 

Il Velo di Maya non va strappato a forza. Si scioglie da solo quando impariamo ad amare tutte le nostre parti ombra. Quando ci accogliamo totalmente e impariamo a vedere la nostra Bellezza intrinseca. 

Quando l'innamoramento per qualcuno lo integriamo fino in fondo, ecco che entriamo nell'Amore. Per noi stessi.

martedì 28 marzo 2017

Quando arriva una mazzata

Ci sono dei momenti in cui ti arriva quella mazzata che ti fa vacillare. Pensavi di aver già risolto un sacco di casini nella tua vita ed ecco che ti arriva la botta inaspettata che rischia di farti cadere a terra con contusioni varie.

Siamo troppo abituati a vederla come un fallimento nel nostro percosso evolutivo, come qualcosa di negativo che non dovrebbe succedere. 

Ma quando hai una visione ampliata della vita e una totale responsabilità di ciò che crei, diventi proattivo e comprendi che nulla viene davvero per nuocere. C'è sempre un potenziale di risoluzione nel problema stesso. Dipende da con che occhi lo vuoi guardare.
Help! - Autoritratto dell'autrice

Vuoi vederlo da vittima o da guerriero che chiede di crescere a livello evolutivo?

La mazzata, più è grossa, maggiore è il potenziale di risoluzione che porta. L'insegnamento è già nell'accadimento. 
Invece che concentrarci sul negativo, respingendo il dono che questo accadimento ci porta, possiamo decidere come agire a partire da ciò che questa botta ci sta dicendo di noi stessi, di ciò che abbiamo creato in base ai nostri pensieri ricorrenti e alle paure più profonde. L'inaspettato, l'evento che arriva di colpo e ti lascia stordito e dolorante, è il frutto di una lunga preparazione, come spiega Stefano D'Anna nel libro La Scuola degli Dei.

La mazzata improvvisa ci permette di ripulire in un solo colpo tutto ciò che fino ad ora abbiamo temuto inconsciamente. L'azione che compiremo per risalire sarà sempre una guarigione, basta accogliere la cosa come un dono. 
E' questo il segreto.

giovedì 23 marzo 2017

Sessualità e asessualità consapevoli

Premetto che non rientro nella schiera di chi reputa l'astinenza sessuale necessaria a prescindere per raggiungere stati di coscienza superiori, né credo alla storia della trascendenza che molti guru raccontano quasi come un vanto.

Ma so bene che a volte ci vuole una pausa dalla sessualità. 
Questo accade quando ad esempio si è appena interrotto un rapporto, perché è importante saper stare con sé stessi senza subito buttarsi nelle braccia del primo arrivato. Bisogna fare spazio, stare nel sentire di ciò che è accaduto, non schiacciare il chiodo con un altro chiodo, come si dice.
Quando si sente che un rapporto è fallito perché non in linea con il proprio sentire profondo (magari causando pure disagi fisici quali candida, cistite, ragadi anali), allora è il momento di evitare per un certo periodo gli scambi sessuali.

Gerbera - Autoritratto dell'autrice
Si dice che è sempre meglio evitare di fare sesso con qualcuno che è a un livello di coscienza più basso del nostro, perché se non siamo perfettamente centrati, ciò ci porta giù, ci fa tornare a un livello di coscienza altrettanto basso, tenendo anche conto del fatto che lo scambio di liquidi corporei resta per sempre dentro di noi, diventando parte di noi. 
Dicono i Maestri che bisognerebbe fare sesso solo con chi vorremmo essere. Cioè con qualcuno che è con noi in profonda sintonia spirituale ed emotiva, o a un livello di coscienza che reputiamo superiore al nostro. 

Bisogna tenere anche conto del fatto che qualsiasi scambio sessuale ha un impatto notevole sui nostri corpi sottili, e se quindi il nostro partner non li ha abbastanza puliti ciò interferisce anche con la pulizia dei nostri, insomma, detto brutalmente, li sporca. Ripulirli, poi, sarà un gran lavoro. Soprattutto se non ci sono l'amore e il senso di unità a fare il lavoro di pulizia. 

E' importante sentire bene l'energia che emana dall'altro, prima di fare un sesso indiscriminato.

Per questo, quando si è raggiunto un certo livello di consapevolezza di sé, non ha più senso cedere a un sesso mosso dal puro istinto animale perché scarica energeticamente lasciando un senso di amarezza e vuoto. Tanti sono passati per questa esperienza.

Quando si decide coscientemente di prendersi una pausa dal sesso, si concentra l'energia come un laser dentro di sé, essa diventa una magia potente nelle proprie mani, un concentrato di energia creativa. Ciò aumenta notevolmente la propria consapevolezza e vibrazione, ripulisce i corpi sottili, rende più pura e diretta la volontà in generale. 

Qualcosa che stride - Autoritratto dell'autrice
Chi invece si vede costretto all'astinenza perché non riesce ad attrarre un partner come vorrebbe, sappia comunque che tutto ciò che accade è sempre per il meglio, per il proprio bene supremo, anche se al momento non riesce a comprenderlo e non lo accetta. 

In qualunque caso, se si resta nell'intento, nella fede, concentrando l'energia con questo esercizio di astinenza momentanea, la propria vibrazione non può che aumentare, ed ecco che si attireranno nel proprio campo d'azione potenziali partner che vibrano a quel livello. Per questo è bene comprendere in modo profondo che non bisogna mai lamentarsi della mancanza, ma stare con ciò che c'è e usarlo a proprio favore.

Se non c'è o non c'è più un partner, si può usare questo periodo di astinenza sessuale per ripulirsi e lavorare per aumentare il livello di consapevolezza di ciò che si è e di ciò che si vuole davvero da una relazione.
E la vita non potrà che rispondere di conseguenza. 



lunedì 20 marzo 2017

Donne in evoluzione e partner ideali

Sento tantissime donne che da anni fanno un percorso di consapevolezza lamentarsi di non aver ancora trovato un partner abbastanza evoluto, che possa capirle e sostenerle nel percorso. 

Comprendo profondamente l'esigenza. 
E' vero che non sempre un uomo che ha fatto percorsi di consapevolezza o che tiene corsi in materia si rivela essere ideale anche nella coppia, così come è vero che anche un uomo che non ha mai fatto nessun percorso può  essere un compagno tenero e stare accanto a una donna in evoluzione, nonostante l'ovvia difficoltà di comprendere nel profondo cosa significa guardarsi dentro.
Ma capisco che avere accanto un compagno che abbia gli stessi obiettivi di vita, e diventare una coppia verticale, al Servizio, sia il sogno di molte.

E allora perché, queste mi chiedono, non riescono a trovarlo?
Intanto non è sempre detto che una donna su questo percorso sia destinata ad avere un rapporto di coppia verticale, per ragioni magari anche di origine karmica, non ci è dato sapere.
Mattino - Foto dell'autrice
Ma soprattutto sono convinta che spesso noi donne siamo così fortemente in evoluzione da cambiare in modo vorticoso di giorno in giorno, e un mese equivale a un anno o più di trasformazione profonda. Per cui è improbabile, finché non raggiungiamo una certa stabilità interiore, riuscire a crearci una storia con qualcuno che riesca a stare dietro a questa crescita esponenziale così veloce.

Infine, a parte le paure inconsce di non essere all'altezza o non meritare un partner evoluto che possono fare resistenza, c'è anche da tenere conto che spesso le donne in evoluzione idealizzano gli insegnanti/maestri che incontrano ai corsi, e si convincono di aver bisogno di stare accanto a un uomo che faccia loro da da maestro, che le aiuti ad evolvere. 
Ma questa è un'illusione pericolosa: significa essere rimaste inconsciamente intrappolate in un ruolo subordinato tipico della vecchia società patriarcale, in cui l'uomo insegna alla donna come vivere, stando in un ruolo simile a quello paterno.

Non c'è nessun uomo che possa svegliarci o insegnarci a vivere meglio, ad essere più consapevoli! 
Il partner non deve essere ricercato o idealizzato in base a un bisogno, quindi partendo da una supposta mancanza.

Nella vera coppia verticale esiste solo la piena consapevolezza di sé e il bastarsi da soli. Solo quando siamo perfettamente in grado di vivere con noi stessi in armonia interiore profonda possiamo crearci fuori una relazione verticale in cui due individui pienamente consapevoli e completi decidono coscientemente di camminare assieme - e non necessariamente per sempre - per il bene comune, per ampliare l'amore che già provano dentro di sé all'esterno, moltiplicandolo. 


La coppia verticale non si può desiderare se non ci sei dentro. O la
Coppia - Foto dell'autrice
crei quando arriva il partner che corrisponde al tuo livello di coscienza espansa, oppure stai con quello che c'è.


Alle donne in evoluzione non posso far altro che ripetere: Cominciate ad amarvi per davvero, in modo incondizionato, cominciate ad accettare totalmente la vostra solitudine come un dono - anche se non la capite. Ma sappiate che è sempre per un bene più grande.

L'uomo ideale - e non è detto che sia ciò che a livello conscio diciamo di volere - verrà nei tempi e nei modi opportuni.  
Continuate a ripulirvi dentro e abbiate Fede.

giovedì 16 marzo 2017

Perché ho scelto l'integrità (in amore)

Ho diverse amiche che ogni volta che mi incontrano per strada, la prima cosa che chiedono, ogni volta, è: Sei ancora single?
Come se questa fosse la condizione peggiore per una donna, come se la cosa più importante per ognuna di noi fosse essere in coppia con qualcuno.
Quando rispondo che sto bene da sola, ovviamente non ci credono.
Ci sono ancora troppe donne che alla solitudine preferiscono relazioni magari soffocanti, in condizioni di gelosia e ricatti, o con partner con cui non hanno più nulla da spartire da anni piuttosto che vivere un periodo da sole con sé stesse. 

Ma se non impari a stare bene da sola con te stessa non ti conoscerai mai davvero. Solo chi sa stare bene da solo può avere rapporti autentici con gli altri, perché non saranno sporcati dal bisogno. Osho docet.

Ho letto di recente un articolo in cui un filosofo condannava la sempre più diffusa abitudine di vivere da soli e non in famiglia. Si condannava l'edonismo e l'incapacità di entrare in intimità. In molti casi può essere questa la causa, ma è anche vero che una volta le coppie erano costrette dalla società moralista a stare insieme anche quando un rapporto armonioso e una convivenza equilibrata non erano più possibili. Si preferiva l'ipocrisia alla libertà. Si stava male in due, con ricadute emotive su eventuali figli, per sempre.

Oggi invece abbiamo la grande opportunità evolutiva di scegliere con chi stare senza convenienza né obblighi morali.


Scarpe rosse & I - Autoritratto dell'autrice 
Non sono così edonista da stare da sola per capriccio. Ho scelto l'integrità.
Tempo fa un amico mi chiese di metterci insieme, ma io non ero innamorata. Mi rispose che si poteva provare a frequentarci un po', fare sesso e poi eventualmente ci saremmo anche potuti innamorare. Trovai questa teoria sconvolgente.

Gli spiegai che non si può, a mio avviso, partire dal sesso per arrivare all'amore. Si può fare solo il contrario.

Ho scelto l'integrità perché non mi accontento di stare con uno simpatico, carino e gentile, o con cui avere affinità intellettuali. O è Amore o nulla.
Non è questione di essere inguaribili romantiche. E' sentire che l'anima non si può abbassare a un rapporto che sia meno dell'amore. 

Quando ami qualcuno lo senti in ogni cellula, lo senti nell'anima. E' una Chiamata. Uno squillo di trombe assordanti nel cuore.
Se questo non succede, e ci sono mille ragioni che non ha senso esplorare a livello intellettuale, allora meglio sole. 

Cominciamo a stare bene con noi stesse, ad amarci incondizionatamente per ciò che siamo. Tutto il resto verrà nei tempi e luoghi giusti, e l'eventuale amore sarà la ricompensa per esserci amate davvero, in modo autentico. 

Il mio abbraccio va a tutte le single incomprese!

martedì 14 marzo 2017

Mettersi a nudo con sé stessi

Anni passati a seguire corsi di consapevolezza e tecniche varie, leggere libri in materia, fare esercizi, meditazione, mantra, eccetera, eppure molti di noi ancora faticano a mettersi davvero a nudo con sé stessi. 
Quando emergono nodi ancora non sciolti, così grossi che non li si può più ignorare, ci rendiamo conto che nonostante la buona volontà, l'intento di lasciar andare zavorre antiche, una parte di noi è rimasta in ombra, ben nascosta, incapace di mettersi sotto il riflettore.

Questa parte di noi è così nuda, si sente così disarmata e fragile che teme la luce della consapevolezza più di ogni altra cosa. Non è libera dal giudizio di sé.  
A nudo - Autoritratto dell'autrice
Mettersi a nudo con sé stessi fa male perché dobbiamo fare i conti con ciò in cui ci identifichiamo. 
Mettersi a nudo è vedere le proprie miserie per ciò che sono, senza interpretazioni, giustificazioni, scuse. 
Significa guardarsi in maniera imparziale, come davanti a uno specchio in cui vengono sottolineate tutte le rughe che negavamo di avere, i difetti che più ci infastidivano e minimizzavamo. 

Ci vuole coraggio, ma nel coraggio è nascosta la parola magica: Cuore. Una volta che ci siamo visti davvero, spogliati delle scuse e delle illusioni, nella nostra inerme nudità più profonda, ecco che subentra l'Amore. Ci guardiamo con gli occhi dell'Amore che tutto guarisce. 

La ricompensa per l'essersi messi a nudo con sé stessi in modo spietato e lucido, è sempre l'Amore. Per il fatto di esserci e basta. Per essere ciò che siamo in tutte le sfumature. Per celebrare l'esperienza di un'anima nella materia, sempre un miracolo commovente.

giovedì 9 marzo 2017

Respirare nel dolore

Nonostante tutto ciò che viene letto, ascoltato e studiato nei corsi di Risveglio, sui libri in materia e sui siti internet dedicati, molte persone ancora faticano ad applicare la pratica dello stare nel dolore.

In teoria basterebbe osservarlo in silenzio, sforzandosi di non giudicarlo, né giustificarlo o agganciarsi ad esso con la mente sentendosene vittima. 

Ma ancora, molti chiedono: Come si fa? Non ci riesco.

Allora provate a respirare nel dolore. Respirate il dolore. Con ogni boccata d'ossigeno sentitelo pulsare, far male. E sentite la vostra consapevolezza carezzarlo con ogni respiro. Andate a toccarlo con i vostri polmoni pieni di aria, e poi espiratelo. Fate questo per un po'. 

L'ossigeno porta luce, l'atto in sé di respirare intenzionalmente porta presenza. Il dolore pian piano, dopo essere stato toccato, svanisce. 

Nel dolore - Autoritratto dell'autrice
Il respiro espande ciò che noi stiamo contraendo, trattenendo. Una cattiva respirazione porta a ripetere gli stessi schemi di pensiero.

Può darsi che si abbia bisogno di farlo più volte, magari a distanza di tempo, quando il dolore tende a riemergere. Se è vecchio e incrostato dentro di noi non basterà una volta sola, ma per esperienza posso testimoniare che il respirare dentro il dolore porta chiarezza, distacco, lasciar andare fino al dissolvimento totale.

venerdì 3 marzo 2017

Gioia, intento e fede

I momenti no accadono a tutti. Non è detto che se lavori su di te da anni, esercitando presenza e consapevolezza, non ricadrai mai più in momenti difficili.
A volte sono risoluzioni di vecchi problemi che arrivano per essere finalmente sciolti, a volte possono essere l'emergere di blocchi che non abbiamo avuto modo di riconoscere prima, nonostante tutto. A volte sembrano solo momenti no e invece, per qualche ragione che potremo solo scoprire dopo, sono degli aiuti grandissimi. 

La tendenza meccanica è quella di voler uscire al più presto da quella situazione sgradevole, ma i nostri meccanismi non sanno smettere di preoccuparsi! 

Lì entrano in gioco la volontà e la presenza. Osservare ciò che accade con distacco, vedere la paura come un'ombra passeggera è utile per sganciarsi da essa, non esserne più abitati. 


Panic - Foto dell'autrice
E' uno sforzo immane, è vero, ma stare volontariamente nella gioia e nella gratitudine anche quando tutto pare andare male sembra folle, irrazionale, ma è proprio lì la chiave. La razionalità fa attrito, mette barriere di paura che portano l'attenzione, e quindi l'energia creatrice della realtà, proprio su quello che non vorremmo. 

Ciò non significa non fare nulla per cambiare, restare lì nella gioia senza agire, ma il segreto per ribaltare la situazione a nostro vantaggio è sempre agire liberi dalla paura, non elemosinare aiuti, chiedere senza la lamentela del bisogno, dal nostro Centro, con l'intento chiaro in mente, non sporcato da dubbi.

Questa la cosa più difficile ma anche la più efficace: non essere sporcati da dubbi e paure nell'esprimere l'intento.
Per questo ci vuole conoscenza di sé e presenza, per sentire bene quando il nostro intento espresso è davvero puro.

La fede è ciò che sta alla base. Avere fede che essendo noi creatori della nostra realtà, con l'intento imbevuto di gioia e gratitudine anche nei momenti più neri, la nostra creazione si attuerà nella materia e riusciremo a crearci ciò che vorremo vivere. Che sia abbondanza, un relazione di vero amore, il lavoro dei sogni o quant'altro.

Vivi nella gioia ogni momento, manda il tuo intento all'Universo non sporcato da dubbi e paure e abbi fede!

giovedì 16 febbraio 2017

La Gioia ringiovanisce le cellule

Si sa che le persone felici, gioiose, che si sentono realizzate emanano una luce senza tempo, a volte sembrano più giovani, altre paiono avere un'età indefinita.

Quando ho compiuto quarant'anni ho sentito che finalmente avevo trovato me stessa e mi sono resa conto di sentirmi più giovane, gioiosa e leggera di quando ne avevo venticinque. 
Allora mi sentivo tutto il peso del mondo sulle spalle, ero triste, ansiosa, irrequieta, insoddisfatta, paurosa. 
I trent'anni sono stati una discesa agli Inferi, cosa abbastanza comune. I trenta sono un giro di boa, rappresentano la prima grande ricapitolazione. In molti hanno vissuto una crisi esistenziale importante a trent'anni. 

Non dico che non abbia ancora cose da vedermi e da sciogliere, come tutti non si finisce mai di osservare sé stessi, è un'arte che applicheremo a vita, ma ho capito che maggiore centratura e leggerezza dai pesi psicologici innalzano l'energia al punto che sembriamo più giovani della nostra età biologica e ci sentiamo più giovani anche dentro il nostro corpo.
Quando penso che sto entrando nei quarantatré anni mi stupisco da sola. Non me li sento affatto!

Quarantadue - Autoritratto dell'autrice
La Gioia di vivere e l'entusiasmo che esprimo ora sono conseguenze di un ricontatto con il mio Sé. E non importa se ci sono comunque giorni un po' difficili, con piccoli e grandi intoppi, l'importante è come li vivo. Li guardo da un punto di vista consapevole e distaccato, senza lasciarmi travolgere, sapendo che è tutta una creazione della mia parte Ombra. Continuo a osservare e a portare luce dove non è ancora arrivata, ma la Gioia intrinseca di vivere non viene mai meno perché viene da dentro.

Allora il tempo si ferma, anzi, a volte rallenta, pare tornare indietro come un film sulla bobina. Perché la Gioia di vivere, la consapevolezza profonda di essere Vita vengono dalla mente non-locale, quindi da quella parte dell'esistenza che si esprime fuori dallo spazio-tempo, è infinita ed eterna. 
E la luce emanata da questa consapevolezza non-locale si vede, illumina ogni singola cellula dal di dentro.

Diventate Gioia e sentirete il tempo fermarsi, sentirete che è pura illusione.